sabato 4 maggio 2013

Il libro del mese di marzo/13


Beppe Sebaste
Panchine- Come uscire dal mondo senza uscirne-
Editori Laterza, Terza edizione 2009
pgg 176, euro 9,50

Panchine. Ovunque. Di fronte ad un lago, in un parco o nei giardinetti, alla fermata dell’autobus o sotto casa. Il mondo delle panchine, tanto amato quanto bistrattato e considerato come un qualcosa di riservato esclusivamente a chi ne ha bisogno per riposarsi, come anziani o donne incinte. 

Così succede che chi al di fuori di tali categorie osi sedersi su una panchina venga immediatamente additato come uno scansafatiche o peggio ancora, come un pazzo che si siede per osservare il mondo circostante. E a chi non è capitato di sedersi e mettersi ad osservare la gente che passa, interrogandosi sulle loro vite ed arrivando ad immaginarne il loro mondo. In un tempo così frenetico, oramai, chi si ferma è perso! E le panchine sono quasi considerate un oggetto per disadattati. E così si parla anche di una “rivolta popolare” nella città di Trieste, contro la decisone dell’Assessore ai Lavori pubblici di dare un taglio alle panchine. Panchine amate. Ed ancora, si racconta di un’estate calda a Linosa e di una certa panchina di fronte alla Farmacia centrale, sotto gli alberi, al riparo dal caldo sole pomeridiano. La panchina dell’ozio. Dove sentirsi al riparo e protetti. Quanta importanza ad un’oggetto! Allora le panchine non fanno più semplicemente parte di quello che è definito “arredo urbano”? Ed eccole diventare compagne di mille avventure e di viaggi fantastici. Anche se immaginari.

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