Label questioni di etichetta
M. Donati, A. Nocilla, Altreconomia Edizioni, 2011, pgg.94,
€ 7,00
Perché siamo così tanto condizionati dai marchi e dalle
grandi catene di distribuzione? Tecniche di marketing, brand sense, visual
merchandise ed altre trovatei simili, tutto per attirare la nostra attenzioni
su prodotti scadenti ed inutili che in condizioni normali non compreremmo mai.
E se “siamo quello che compriamo” allora in questo grande teatrino che è la
pubblicità, che ruolo abbiamo noi, i consumatori diretti, coloro che
materialmente utilizzeranno ciò che acquistano? Praticamente nessuno, siamo burattini
che vengono indirizzati sul cosa, dove e come comprare. E se è stato eletto
prodotto dell’anno 2009 un mini-sandwich con pane finto e salame ancora peggio,
dovremmo davvero iniziare a preoccuparci.
Ed ecco alcuni degli ingredienti che possiamo trovare in un
comunissimo sorbetto al limone, venduto al supermercato: acido ascorbico, gomma
di guar, emulsionanti E471, E472b, 473. Ma cosa stiamo mangiando?
Per fortuna la storia ha un lieto fine si perchè possiamo
svegliarci da tutti i falsi inganni che ci abbagliano ed optare per delle
scelte consapevoli. Ed ecco che fanno capolino i Gas-Gruppi d’acquisto
solidali, le botteghe del commercio equo e solidale, i mercati contadini. Si
perché se alla fine conta solo quello che mangi il resto diventa soltanto una
questione di etichetta.
<<Libri come questo sono come il bacio del principe
sulla bocca della bella addormentata nel bosco>> (F. Gesualdi, fondatore
del Centro nuovo modello di sviluppo di Vecchiano, Pisa)
Nessun commento:
Posta un commento